Nelle scorse settimane abbiamo volentieri prestato le nostre matite a un progetto appassionato e importante: Facciamo un patto. Si tratta dei patti digitali di comunità di Bagno a Ripoli, un impegno condiviso da genitori ed educatori per proteggere i bambini da un uso eccessivo e sbagliato di smartphone e altri dispositivi.

Siamo tutti sovresposti agli schermi digitali: anch’io, che scrivo questo pezzo davanti allo schermo del mio computer. Passiamo ore a vedere la “realtà” filtrata attraverso un monitor, per lavoro e per svago, per necessità e per diletto. Siamo sempre più spesso lì, altrove, e sempre meno qui, nel nostro presente, hic et nunc, tridimensionale, visibile, udibile, annusabile, gustabile, palpabile.

Ci farà male? Sapremo uscirne? Saremo ancora padroni del nostro tempo? Chi lo sa. Almeno noi possiamo porci queste domande, e avere il coraggio di scegliere. I nostri figli no, perché sono calati dentro questa dimensione ampliata e al tempo stesso così ridotta fin dalla nascita. Li teniamo buoni con YouTube, li facciamo addormentare con Tik Tok, li facciamo svagare con Netflix. Siamo noi ad aver messo davanti a loro uno schermo, solo noi possiamo aiutarli ad avere con questo schermo un rapporto sano.

Diventa perciò molto importante discutere tra adulti dei lati bui e di quelli luminosi della tecnologia; riconoscere le falle del sistema, i soggetti economici che dal tenerti attaccato a quello schermo traggono vantaggio; condividere buone pratiche, raccontare le proprie esperienze e ascoltare quelle altrui, farne tesoro e costruire un bagaglio condiviso di azioni positive; costruire un’etichetta digitale e impegnarsi a rispettare gli altri e sé stessi.

È a questo che servono i patti digitali. Chi vuole, chi può, deve prendere consapevolezza che c’è un problema, e agire per contrastarlo. Un gruppo di persone di Bagno a Ripoli si è rimboccato le maniche e si è dato da fare, sintetizzando un primo risultato, un opuscolo con una serie di “impegni” divisi per età destinati a tutti i soggetti coinvolti.

Con BLIFF! abbiamo provato ad “abbellire” l’opuscolo con alcune vignette originali, sperando che si diffonda e sia di ispirazione a chi vorrà abbracciare il patto.

 

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